Scouting - I

Primo giorno di scouting, ovvero di esplorazione e anche di diciamo "collaudo" del portapacchi con tavoletta autocostrutita porta zaino e anche collaudo delle gambe eheh e in sostanza delle sensazioni sul perchè e per come affrontare un nuovo viaggio. Indispensabili gli elastici per legare il tutto. C'è un bel sbilanciamento del peso verso la parte posteriore ma il tutto funziona bene. Bella giornata, son salito su verso la Val Curone dietro Tortona in direzione del monte Giarolo e del relativo paesino Giarolo, a circa 860 m.

 

Poi ho continuato a piedi con zainaccio, quasi pronto già da viaggio via monte Ebro. La giornata era limpida e si poteva vedere tutto il circondario dell'arco alpino piemontese e un parte di quello lombardo. Ben visibile il monte Rosa, che avendo ancora tanta neve addosso funge da "riflettore" durante il giorno. Ho calcolato a casa su una cartina la distanza visiva il linea d'aria tra la piantina di fiori gialli e il monte Rosa, beh un circa 190 km, un colpo d'occhio di quelli che ti terrebbero per minuti e minuti e...via però si prosegue!

Questa parte dell'appennino sud-est piemontese, però a forte influenza ligure, è davvero straboscosa e però anche semi-abbandonata. Si vedono paesini spuntare dalle fronde qua e là, immersi, e tutto sommato se ci passate in bici ancora qualcuno c'è che vive, per la maggior parte vecchietti nodosi e ancora che si portano la zappa in spalla per andare a lavorare la terra. Mi chiedo sti fioi come facevano a vivere un po' di anni fa quando ancora non c'era corrente, le strade erano di pietre (quando andava bene) e mancavano tutte le altre cose che oggi sembrano abbastanza scontate. Ma di cosa vivevano sti cristi qua? Di bacche e radici?? Qui lungo il crinale che ho percorso a piedi, intorno ai 1500-1600 m, ci sono pascoli, sebbene or ora semi abbandonati pure questi, ma poi per il resto boschi e boschi e vicino ai paesi, lungo le fiancate delle montagne (non in valle!) qualche orto e campicello. Però qua sotto passava la via del sale (forse un ramo alternativo) e quindi una volta credo che queste strade fossero molto più trafficate e vissute rispetto a ora che c'è appunto asfalto e corrente. Che storia eh? Metti asfalto e corrente nelle valli e invece di popolarsi si spopolano! Cose che il progresso non prevede...

Infine arrivato sui prati del monte Coserone e più in là del monte Ebro ci si perde tra decine e decine di valli e valline della liguria e del sud del piemonte, posti davvero fuori da ogni meta turistica e lavorativa. In certi paesi più grandi a valle sono ancora molto legati alle tradizioni, anche musicali e di feste, qui il piffero e una specie di zampogna-cornamusa sono gli strumenti tipici e anzi le musiche tradizionali hanno un che molto di irlandese. Sopra il mio zaino dove l'orizzonte dei monti sembra finire bruscamente si trova il golfo ligure, cioè dove sorge Genova e tutta la baraonda della costiera ligure. In foto non si nota tanto ma nella realtà il mare lo si vedeva ben bene =D, sembrava lì a 3 o 4 valli di distanza. E infatti climaticamente qua si sente tanto la presenza del mare, soprattutto verso i versanti sud che sono sempre abbastanza ventilati e più "caldi". Nella parte destra della foto compaino delle valli che sono chiuse e dove sorgono tutti borghettini e contrade abbandonate che la provincia di Alessandria tempo addietro tentava di recuperare regalando praticamente la proprietà delle case (1 euro!) e dei terreni a chi avesse voluto fare un progetto di restauro e di ripresa abbastanza permanente. E in tanti di questi paesini che sorgono tutt'intorno e popolati ormai solo da vecioti (anche se alcune case vengono utilizzate come residenza estiva) nel giro di venti anni o poco più saranno praticamente a metà tra un monumento di una civiltà passata e meta di vacanze per i figli delle persone morte che andranno lì a riposare in estate. Così è la vita.