Fonte Cerreto - Campo Imperatore - Vado di Sole - Farindola - Cupoli - Penne - Piccianello - Cocciagrasso - Montesilvano - Silvi -> treno fino a Porto Recanati - Sirolo
Km 115 - Dislivello pos. 850 m
Vorrei essere rimasto qualche giorno in più a girare da queste parti, ma da una parte il tempo inclemente e dall'altra una certa voglia di ritornare on the road mi spingono a portare a termine prima il viaggio a rimpatriare per il referendum, ahah. Rimpacco armi e bagagli e son di nuovo lieto di inforcare i miei 35 kg di bici e ripartire. Oggi il nuvolo è fitto e fa freddino.
Incontro di nuovo pecore e greggi. Eh si, è proprio una terra di pastori qua. Rifaccio la salita fatta ieri, imbocco Campo Imperatore nuovamente e attraverso l'altopiano. Il vento tira, ci saranno penso 5-6 gradi percepiti, ma si procede bene perchè c'è voglia di andare avanti!
C'è calma, non passa nessuno. Continuo verso sud-est, percorrendo tutto l'altopiano, si aprono nuove montagne e nuove pianure.
Infine la strada sale, lascio con un ultimo sguardo gli altipiani, e si rituffa ad est verso le colline e la costa abruzzese. E' un po' un taglio netto di paesaggio, si ritorna in mezzo a fitti boschi appenninicie e poi sembra scendendo ripidamente dai baluardi del Gran Sasso si torna in collina, con frutteti, orti e campi. Posti tranquilli e belli, tra mare e monti.
Scendendo tranquillamente succede che però improvvisamente noto una perturbazione piuttosto allarmante proprio davanti a me, una ventina di chilometri nord-est in linea d'aria. Ci risiamo. E' però qualcosa di diverso, più "cattivo". In effetti si tratta di una piccola tempesta. Man mano ceh scendo e avanzo vedo che questo nuvolone altro non è che un cumonembolo a base molto stretta e ben sviluppato in altezza, con lampi che sboccano dal centro, e venti forti. Il resto del cielo è abbastanza sereno. Fa un po' paura. Penso sia una specie di ciclone. Mi immagino un po' di essere nelle praterie d'america con un uragano che ti passa davanti. Ancora una volta mi sento piccino piccino.
Ad un certo punto capisco che questa roba mi sta tagliando la strada e che se continuo ci andrei a finire proprio sotto. Aspetto in cima una collina col vento che soffia forte forte, osservando questa cella convettiva che proceda nel suo intinerario verso sud-est. Mentre aspetto però noto che un nuvolone nero si sta staccando dalle montagne del Gran Sasso e si fa sempre più minaccioso e si sta dirigendo verso la costa.
Scendo a tutta birra verso la costa ormai a 15 km, sento le prime gocce. Poi incmincia a piovere, le nuvole del temporale dietro di me sono ormai sopra la mia testa, piove più forte ma riesco a sgusciare via e a scappare dalla linea di tiro del temporale eheh!
E' proprio un bel finale di viaggio, una specie di gran finale eheh, rincorso da un temporale, e con un'altro davanti a me, preso tra due fuochi, fa un po' da emblema questa situazione alla condizione del cicloavventuriero di essere in balia del meteo e del tempo.
Sento di incominciare ad avere un certo feeling con il cielo, l'atmosfera e le nuvole, nel senso che le guardo più criticamente, cercando di vedere e leggere cosa succede. E' un po' come studiare il comportamento, si osserva, si vede cosa succede, si fa esperienza del visto e si cerca poi di utilizzare cosa si è visto e appreso per prevedere un'altra volta in un'altra situazione cosa succederà. Metereologia pratica e autodidatta.
Scendendo verso la costa incomincia il trambusto e il casino. Mi bastano pochi chilometri di adriatica per capire che non tornerò in bici a casa lungo quesa strada ahah, ma il treno questa volta sarà la mia nave di ritorno. Anticipo un paio d'ora di treno per domani e vado a finire sotto Ancona, nel parco del Conero, l'unico promontorio montagnoso dell'adriatico da Trieste fino al Gargano. E' quasi sera ma mi faccio un bel bagno in una spiaggetta rocciosa a ridosso del promontorio. Non c'è nessuno, tanto meglio, e la sensazione del mare dopo un bel po' di girovagare per le montagne è penetrante e rigenerante.vEra da un po' di giorni che non facevo una doccia, e mi son fatto dunque un bagno =D . Mi viene in mente che deve essere proprio bello avere una barchettina, piccola eh!, per girare il mediterraneo, ahah!
...ma quand'è che tu ripassi in quel di padova???
ReplyDeletedai che ci vediamo!!!
baci e abbracci...
sil