Gubbio - Scheggia - Costaccio - Monte Le Gronda (a piedi) vicino al Monte Cucco - Costaccio - Sigillo - Gualdo Tadino - Cerqueto - Grello - San Presto - Piano delle Pieve - Assisi
Km 83 - Dislivello pos. 750-800 m
Al mattino io e il mio amico cicloviaggiatore Marco smontiamo le tende, e sebbene andiamo in direzioni opposte cerchiamo di partire insieme. Marco però, eccessivamente prevenuto aveva legato con il lucchetto la bici in campeggio, dopo un farafuglia tra la sua roba e la tenda si accorge di non trovare più che chiavi del lucchetto (le uniche). Cerchiamo ovunque ma niente, sembrano sparite. Come avrà fatto il ragazzo a sopravvivere quattro mesi in Sud America lo sa solo lui, certo è che il suo mattino non parte ottimamente. Alla fine sono costretto ad andare, ci salutiamo lo lascio nelle mani del gestore del camping che ha detto che in qualche minuto dovrebbe arrivare un operaio con degli attrezzi e dei tronchesi.
Punto verso Assisi, ma giro prima verso est perchè voglio fare un salto sul monte Cucco, un altro di questi monti panettone che crescono da queste parti. La punta di questi monti, se punta si può chiamare, è poi completamente senza alberi, tagliati, sembrano proprio degli scalpi da lontano. In cima così ci sono prati e si può spaziare lo sguardo intorno.
Trovo il sentiero vicino al paese di Costaccio, lascio la bici e salgo. Ci sono nuvole però stabili e ferme da un po' sul Cucco, quindi salgo sul monticciolo adiacente. Prendo un sentiero che praticamente poi scompare. Comunque salgo e fa un certo effetto in cima essere su una specie di pianoro di prati. Niente da fare, nuvole e foschia oscurano un po' lo sguardo, così scendo dall'altro costone ai prati più giù senza più seguire i sentieri. Incontro ad un certo punto dei cavalli nel bosco, che vedermeli qua tra gli alberi mi stupisce. E stupisce anche loro vedermi spuntare dal nulla, sono impauriti.
Scendo, riprendo la bici e punto verso Gualdo Tadino, sulla via Flaminia. Traffico di tir che rende perplesso il cicloviaggiatore, qualche industria e insomma tutto un corredo che non è molto bucolico.
Ad un bivio prendo una strada secondaria per Assisi, che scollina un po', più panoramica e meno trafficata. Nuove nubi si affacciano di fianco a me. Non capisco bene dove sia situata Assisi, forse ci andrò finire dentro al maltempo, che sembra avanzare lesto, ma fortunatamente piego poi verso oevst e me lo lascio dietro. Qualche gocciolina comunque me la becco, appena in tempo!
Arrivo ad Assisi dal dietro, non dalla pianura, eheh. Assisi è una fotocopia di Gubbio come stile, cittadella murata addossata ad un monte panettone con una via di fuga sul dietro, racchiusa tra due pendii. Lo stesso schema. La città è piena di turisti e di via vai, avanti con i pellegrini! Non mi interessa molto girare la città, mi fiondo giù verso un brutto campeggio poco distante in pianura, pieno di olandesi e gente in camper.
No comments:
Post a Comment